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Dl Riaperture: zone gialle e certificazione verde tra regioni di colore diverso. Ecco la bozza.

Dl Riaperture: zone gialle e certificazione verde tra regioni di colore diverso. Ecco la bozza.

E’ previsto per oggi pomeriggio il Consiglio dei ministri sul nuovo decreto che detterà le prossime riaperture, al via dal 26 aprile. Tra giovedì e venerdì un altro Cdm sul Recovery plan. Sono tuttavia ancora molti i nodi da sciogliere tra scuola, coprifuoco e “pass” per gli spostamento tra regioni arancioni e rosse.

In discussione anche i protocolli per le riaperture proposti dalla conferenza delle Regioni la scorsa settimana e su cui diversi scienziati hanno già espresso non poche perplessità, soprattutto sulla richiesta di riaprire i locali in zona rossa.

Altro tema caldo è quello della scuola, in particolare dei trasporti legati al rientro in presenza degli studenti delle superiori. Si ipotizzano integrazioni al protocollo di sicurezza anti-Covid nelle scuole fornito per la riapertura a settembre. Si potrebbe prevedere, ad esempio, la dotazione di mascherina FFp2 per insegnanti e personale scolastico o un maggior distanziamento dove c’è poca areazione o nelle mense, prevedendo turni differenziati per i pasti.

Ecco i provvedimenti principali che arriveranno oggi pomeriggio al Consiglio dei ministri per l’approvazione o un’eventuale modifica:

Nelle zone gialle fino al 15 giugno sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le 5 e le 22 in massimo 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Lo spostamento nelle zone gialle è consentito sia all’interno della regione che tra regioni dello stesso colore.

In zona arancione lo spostamento è consentito solo in ambito comunale mentre per uscire dalle zone arancione o rossa servirà la certificazione verde.

Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto” mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso. Si conferma il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

La bozza prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal 1 luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici.

La bozza di decreto legge Covid prevede anche la “certificazione verde” per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Il certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid: per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi sia guarito viene rilasciato dall’ospedale, medico di base o pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.

Per quanto riguarda le scuole superiori queste potranno adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza “ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca”, mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”. E quanto prevede la bozza del Decreto che dovrebbe approdare in Cdm domani. Le disposizioni, prosegue
il testo, “non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni” fatto salvo casi di “eccezionale e straordinaria gravità” dovuti al Covid.

Dal 26 aprile in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto” sono svolti solo con “posti a sedere preassegnati” con distanza di almeno un metro: la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma al massimo con 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.

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