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MUD 2025: in cosa consiste il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale

MUD 2025: in cosa consiste il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) 2025 è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introducendo aggiornamenti e nuove disposizioni per la dichiarazione annuale dei rifiuti. Questo strumento è essenziale per le imprese e gli enti obbligati a comunicare la produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti secondo la normativa ambientale vigente.

Cos’è il MUD e chi deve presentarlo?

Il MUD è il documento attraverso il quale imprese ed enti comunicano annualmente i dati relativi ai rifiuti prodotti e gestiti nel corso dell’anno precedente. La sua presentazione è obbligatoria per:

  • Aziende che producono rifiuti pericolosi;
  • Imprese con più di 10 dipendenti che producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e artigianali;
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti;
  • Comuni e gestori di servizi ambientali che si occupano della raccolta differenziata.

Le principali novità del MUD 2025

L’edizione 2025 del MUD introduce alcune modifiche rispetto agli anni precedenti, in linea con le normative europee e nazionali sulla gestione dei rifiuti. Tra le principali novità troviamo:

1. Nuovi codici CER e aggiornamento delle categorie di rifiuti

La classificazione dei rifiuti è stata aggiornata con l’introduzione di nuovi codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti), al fine di rendere più dettagliata la tracciabilità e la gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende.

2. Digitalizzazione del processo di presentazione

Per semplificare e velocizzare la trasmissione dei dati, il MUD 2025 prevede un maggiore utilizzo delle piattaforme digitali. Sarà possibile inviare la dichiarazione esclusivamente tramite modalità telematica, eliminando progressivamente la documentazione cartacea.

3. Integrazione con il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI)

Una delle innovazioni più rilevanti è l’integrazione con il RENTRI, il nuovo sistema nazionale per la tracciabilità digitale dei rifiuti, che consente un controllo più efficace sulle operazioni di smaltimento e recupero.

4. Maggiore dettaglio nella dichiarazione dei rifiuti speciali

Il nuovo modello prevede una suddivisione più dettagliata per categorie di rifiuti speciali, con particolare attenzione a quelli pericolosi e alle modalità di recupero e smaltimento.

Scadenze e modalità di presentazione

Secondo l’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n. 70, il termine per la presentazione del MUD è fissato a centoventi giorni dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, quindi entro il 28 giugno 2025. La dichiarazione deve essere trasmessa esclusivamente in formato digitale attraverso il portale ufficiale predisposto dal Sistema Camera di Commercio, tramite SPID, CIE, oppure utilizzando la firma digitale del dichiarante (CNS).

Sanzioni per la mancata presentazione

La presentazione tardiva della Dichiarazione MUD è soggetta a sanzioni. Se il ritardo non supera i 60 giorni dalla scadenza (da calcolare esattamente e non come due mesi approssimativi), è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 26,00 e 160,00 euro.

Se la dichiarazione viene presentata oltre i 60 giorni, oppure in caso di omessa presentazione, dichiarazione incompleta o inesatta, la sanzione amministrativa pecuniaria varia da 2.600,00 a 15.500,00 euro, come stabilito dall’art. 258, comma 1, del D. Lgs. 152/2006.

Per ulteriori dettagli e per consultare gli allegati al decreto, è possibile visitare il sito ufficiale del MASE: https://www.mase.gov.it/bandi/mud-modello-unico-di-dichiarazione-ambientale-lanno-2025

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